L'inesistente Silenzio della Primavera

Non esiste Silenzio nella Primavera. Il suo sommesso vociare è ovunque tra i rami quando si spalanca la porta dell'Alba.

E' tutto in amore, in cerca e in desiderio. E' tutto effervescente, luminoso e profumato. E' tutto in espansione e creazione. E' tutto in vita, perché tutto è Vita, perfino nei flebili spiragli della morte dell'Inverno.

Le gemme pulsano e se uno può offrirsi una temporanea sordità al rumore molesto del quotidiano umano, sa cogliere il rumore palpitante di quella vorace espansione di linfa che risale dalle radici alla punta di ogni singolo ramo, di ogni singola gemma, di ogni singola foglia o fiore in divenire.

Tutto si stiracchia dopo il lungo sonno. I rami tendono le braccia stiracchiandosi. Lo fa l'erba tra le foglie secche. Lo fanno le prime margherite e veronica nei prati. Lo fanno quei ruscelli che abbandonano le ghiacciaie sui monti e si stiracchiano a valle con il loro impeto canterino.

La Primavera è così giovane e bella e con quel suo estatico mistero sa prenderci per mano e riportarci alla giovinezza, che in qualche modo, nelle memorie, nello Spirito, rimane sempre eterna.

Non è evanescente, né effimera nel suo leggiadro scuotere i rami e disperdere al vento i rosei petali.

L'abbandono alla Primavera, per qualunque artista e animo sensibile è un obbligo.

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